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Per rilevare tempestivamente ogni nuova infestazione ed attivare un piano di intervento e comunque per poter seguire l’evoluzione delle infestazioni già note, è necessario disporre di un sistema di sorveglianza, che dia informazioni su presenza, distribuzione e abbondanza delle specie in una certa area in un certo momento. A tale scopo il progetto regionale di contenimento alla zanzara tigre ha predisposto una rete di monitoraggio che si avvale dell’impiego delle ovitrappole oltre che alla presenza sul territorio di tecnici specializzati in grado di verificare le infestazioni.
L’ovitrappola è un contenitore di plastica scuro di 500 mL di capacità. Al suo interno è posizionata verticalmente una bacchetta di masonite della dimensione 3x15 cm, che fornisce alle femmine di Aedes albopictus una superficie adeguata su cui far aderire le uova, poco sopra la superficie dell’acqua di cui è riempito per tre quarti il contenitore. Le ovitrappole sono identificate con un codice, vengono posizionate sul territorio in siti idonei ed in numero adeguato allo scopo di aver un’informazione quanto più capillare possibile. Durante i controlli, che a seconda della stagione avvengono con periodicità diversa, l’acqua dell’ovitrappola viene rinnovata e la bacchetta sostituita. In laboratorio, al microscopio ottico, viene accertata la presenza ed il numero delle uova presenti. Per valutare la distribuzione e l’abbondanza della specie in una data area, sono considerati due parametri, la percentuale di trappole positive sul totale di quelle operanti e il numero medio di uova per trappola positiva.